mah!
alcune cose sono buone, altre meno. mi aspettavo qualcosa di differente. le razze (vabbè si chiamano ancestry ma sempre di razze si tratta!) sono ben strutturate, mi piace l'idea che razza, background e classe combinate ti diano i punteggi delle statistiche del pg; mi piace anche l'idea che la razza dia dei talenti con il passare dei livelli. non mi piace però quest'eccessiva attenzione ai talenti. alcuni siti in lingua inglese definiscono pathfinder 2 feat-porn perché basato interamente sulla morbosità per i talenti. non so voi ma io più che d&d5 per alcuni versi vedo ahimè analogie con d&d4. mi spiego: ogni classe è caratterizzata da pochissime qualità fisse come in d&d4, mentre il 90% delle classi dipende dai feats (generici, tipici di classe e relativi alle abilità) come in d&d4 vi erano i vari poteri che variavano a seconda della classe e le caratterizzavao. in questo modo ogni classe e ogni pg è fortemente personabilizzabile ma forse troppo. insomma, quello che voglio dire è che 2 personaggi della stessa classe possono essere completamente differenti e che in conclusione non vi è una base iconica per una classe. quello che mi piace di meno è però l'impostazione del manuale. ci sono continui rimandi al atri capitoli del testo, spesso le varie cose non sono spiegate bene o alternativamente si dilunga a spiegare aspetti banali, peraltro non mi sembra scritto in un buon inglese e certi passi non sono chiari. l'idea di sostituire i punteggi a scalare (bab che cresce, bonus ts che cresce, punti abilità che aumentano coi livelli) con semplici bonus untrained-trained-expert-master che vanno da -2 a +4 lo vedo riduttivo. la logica di pf2 è "non più punti che indicano quantitativamente cosa puoi fare ma talenti che ti fanno fare diverse cose". lo trovo bello, più realistico ma meno immediato. anziché un +5 al bab o in una skill adesso hai 3 o 5 talenti ma doverli leggere non è immediato come vedersi un numero davanti.
non c'è più dado vita ma un punteggio fisso che aumenta col livello come in d&d4, non c'è più bab né attaccchi aggiuntivi, ma ci sono le tre azioni a round che volendo possono essere usate per più attacchi con bab scalato di -5 ad ogni attacco successivo. anche in questo caso la nuova politica non è più quella di aumentare il bab per rendere fattibili gli attacchi aggiuntivi, ma quella di fornirti feats che potenziano gli attacchi o limitano i malus agli attacchi multipli. bello invece il fatto che con specifici talenti puoi metamagizzare gli incantesimi allungando il tempo di lancio.
non mi piace invece la regola dei punti magia, per la quale oltre agli slot incantesimo hai un poolo di punti per castare dei power che non sono propriamente degli spell. (ma perché lo hanno fatto?) per i caster complica le meccaniche di gioco e per i non caster (alchimista, monaco e paladino) e una forma alternativa all'utilizzo degli incantesimi. per il monaco non cambia nulla poiché la logica e la meccanica è simile a quella dei punti ki, per paladino e alchimista invece sembra che pf2 strizzi l'occhio ai power 1/day della 4 ed. di d&d.
non ci sono più low lewel o middle caster ma solo full caster e gli altri si arrangiano con i power pool il bardo è diventato full caster come in d&d5 e la musica bardica si gestisce tramite spells at will di livello 0 e pool power per alzare oltre il +1 di base gli effetti dei canti. mi sembra che anche in questo caso abbiano complicato, sempre meglio di quella schifezza di training motivazionale di d&d5 che ha sostituito la bardic music.
nel complesso però non mi dispiace, più lo leggo e più lo mastico, alcune meccaniche mi sembrano eccessive e semplificabili ma nel complesso vince il piattume di d&d5 nel quale il pg ai primi livelli si caratterizza al 90% e poi procede su binari rigidi. forse c'è troppa carne al fuoco ed è troppo feats oriented ma nel complesso non è male. non mi piace il fattto che sei full caste o non casti proprio e non mi è chiaro come usare lo scudo, devo rileggerlo un po', comunque mi piace l'idea che "copra" poco ma che con una reaction puoi usarlo finalmente per la prima volta come uno scudo e parare il colpo che viene assorbito dallo scudo stesso. in tutte le altre edizioni di d&d e di pf era solo un pezzo di armatura che ti occupava una mano ( ameno che non usatti talenti specifici, ma diciamocelo, non lo faceva quasi nessuno).
bene dopo questo soliloquio aspetto uleriori commenti e confronti sul prodotto
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